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quote 2020-02-29 05:31
“It’s okay to be mad and sad, and it’s okay if you want to march up to that boy on Monday and punch him in the face. It’s okay if you choose to forgive him later, and it’s okay if you don’t. Just don’t let yourself fall into the trap of thinking that any of this means you aren’t enough, because you are. He’s just not ready to deserve you.”
The Hail Mary (Waiting on the Sidelines #3) - Ginger Scott

― The Hail Mary by Ginger Scott

(Waiting On The Sidelines, Book #3)

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quote 2019-02-22 23:24
«Ho immaginato di non averti con me e ovviamente ero triste.»
«Quale uomo non lo sarebbe?» ribatté Angel.
«Ho capito che avevo trovato il mio posto infelice. Stare senza di te, quello è il mio posto infelice.» Quando in un primo momento Angel non rispose, Corey aggrottò la fronte. «L’ho detto male, vero?»
Il ragazzo non aveva parole, o meglio, nessuna che avesse senso. Quando guardò dritto nelle orbite cerulee di Corey, fu sopraffatto dall’amore e solo allora seppe esattamente cosa dire.
«E stare con te, Corey, è il mio posto felice.»
Corey annuì, l’espressione seria. «Esattamente. Ecco perché...» Si alzò, sparì in camera da letto e tornò tenendo qualcosa dietro la schiena. Poi, con un gesto rapido, porse ad Angel ciò che stava nascondendo.
Una scatolina di velluto.
«Non so quale sia il modo migliore per chiedertelo, forse avrei dovuto organizzare un flash mob o qualcosa del genere come mi aveva suggerito Scott, ma Angel, vuoi sposarmi?»
Angel guardò Corey, la certezza nei suoi occhi, il sorriso che prometteva tutto. Lo fece sedere accanto a sé. «Sì,» disse. «Corey Dixon, ti amo.»
Il ragazzo lo baciò e Corey sorrise sulle sue labbra. Poi disse: «Ti amo anch’io. Ogni giorno.»
Angel gli prese il volto tra le mani. «Ogni. Singolo. Giorno.»
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quote 2019-02-22 23:23
Corey sorrise, un sorriso che gli partiva dal fondo dello stomaco come una bolla d’eccitazione e che lo riempì di gioia. «Ti amo,» si lasciò sfuggire.
Tutti lo guardarono, ma Corey si concentrò solo sull’espressione di Angel. Non si era rabbuiato, ma nemmeno sorrideva.
Scott sembrò afferrare al volo ciò che stava succedendo, così trascinò DK e Toby fuori dalla soglia. «La stanza è tutta vostra,» disse, prima di chiudersi la porta alle spalle.
«Scusami,» si affrettò ad aggiungere Corey. «Non avrei dovuto dirlo così, lo so.»
Angel sorrise, un sorriso che gli increspò i lineamenti. La sua postura si rilassò. «Anche io ti amo,» dichiarò. Poi si avvicinò e prese il volto di Corey tra le mani. «Così tanto che non puoi neanche immaginare.»
Il giovane sorrise di rimando e gli scoccò un rapido bacio, niente più che una delicata pressione delle labbra. «Però vorrei provarci.»
Angel lo strinse a sé e lo baciò, continuando a ripetere all’infinito: «Ti amo... ti amo...»
Corey stava così bene, in pace con se stesso, sereno e amato.
Era come tenere in braccio il coniglio della sua infanzia
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quote 2019-02-22 23:23
«Questa sera abbiamo raggiunto i sette milioni di voti per i nostri finalisti, Hannah Isaacs e i Wildcard. E il vincitore è...»
Corey non ce la faceva ad ascoltarlo, così fissò il buio, la mano di Toby nella sua e quella di Angel dall’altro lato, le dita intrecciate. Non riusciva a guardare né ad ascoltare, poteva solo rubare un po’ della salda tenacia del suo fidanzato.
Poi, proprio quando la pausa cominciava a diventare troppo, fu annunciato il vincitore.
«... i Wildcard!»
L’arena eruppe in un boato assordante. Carta dorata piovve su di loro dal soffitto, migliaia di piccole ali svolazzanti che li circondarono riflettendo le luci della ribalta. Corey sentì Scott urlare, Toby che rideva e DK che strillava «Sì!» a ripetizione. Il giovane strinse forte la mano di Angel e solo allora comprese che questo significava avere successo: era reale e Corey teneva per mano l’uomo con cui sarebbe rimasto per sempre.
Era perfetto.
Avevano tutta la vita davanti
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quote 2019-02-22 23:23
«Pensi che dovrei confessargli quello che provo? Insomma, gli ho detto che mi sono innamorato di lui. Dovrei spiegarglielo meglio? È così che fa la gente?»
«Forse dovresti.»
Il petto di Corey si contrasse per l’improvvisa paura. «E se non fosse reale? Se stessi solo dicendo ciò che la gente si aspetta di sentire? Mi spaventa, è dentro di me, ma sembra...» Si rendeva conto di blaterare, ma Mim era abituata al suo modo di esprimere le decisioni a parole.
«Okay,» disse lei. «Facciamo una lista: vuoi stare con lui tutto il tempo?»
«Sì.»
«E ti piace quando ti tocca?»
Corey chinò il capo, imbarazzato. «Sì.»
La donna gli tirò una manata sul ginocchio. «Intendevo in generale!»
«Allora, sì. Mi piace appoggiarmi a lui e quando mi tocca. Mi sento al sicuro con Angel, non mi fa venire...» S’interruppe e si premette le mani sulle tempie. «Ferma il frastuono nella mia testa.»
Mim annuì. «E per quanto riguarda oggi?»
«Cosa c’entra?»
«Come ti fa sentire, stare senza di lui?»
Corey si dimenò sulla sedia. Si sentiva la pelle tirata, la testa gli doleva, era... sbagliato, anche con Mim presente. «Voglio davvero tornare da lui.»
«E questa è la definizione di amore,» dichiarò lei.
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