logo
Wrong email address or username
Wrong email address or username
Incorrect verification code
back to top
Search tags: Frank-Wedekind
Load new posts () and activity
Like Reblog Comment
show activity (+)
text 2014-12-01 18:56
Monatsrückblick || November 2014

   

            

 

 

 

Meine Titel lauten, die ich geschafft habe: 

 

 • Charlotte Link - Die Insel (Kurzgeschichte)

 • Laura Kneidl - Light & Darkness

 • Frank Wedekind - Frühlings Erwachen

 • Georg Büchner - Woyzeck

 • Zondra Aceman - Uups, wer bin ich nur???

 

Monatshighlight: -

Gelesene Bücher: 5

Gelesene Seiten: 501 (letztes Buch ist ohne Seitenangabe)

 

Irgendwie bin ich gerade total schreibfaul was Meinungen zu Büchern angeht ... Aber dennoch gibt es ein, zwei Worte zu jedem :)

 

"Die Insel" hatte ich damals zur Jugendweihe geschenkt bekommen und dachte, dass das ein schöner Einstieg werden kann, um endlich wieder zu lesen. (Was ich mir wohl bei jedem dieser Bücher dachte ;) ) Das Ende hatte mich etwas überrascht, die Geschichte war sehr angenehm und um die Autorin kennenzulernen vom Schreibstil her war es wirklich super! 

 

"Light & Darkness" hatte mir bis 60% wirklich super gefallen. Ich dachte, dass das endlich einmal etwas anderes und neues wäre bei den Jugendbüchern und dann ... ? Die Hauptcharaktere sind wieder sehr "typisch" und "klischeehaft" geworden. Das hat mir leider nicht gefallen - und die Spannung war ab da auch irgendwo nur nicht im Buch. Der Schreibstil war angenehm, Witz war vorhanden und jah ... man kann das Buch wirklich toll finden oder so wie ich, eher befriedigend.

 

"Frühlingserwachen" - war spannend, wenn ich auch das Ende nicht so ganz verstanden habe :'D Ich werde es bei Gelegenheit noch einmal lesen.

 

"Woyzeck" war ein wirklich schönes Werk! Schade, dass das Ende leider so offen ist. Aber man kann es nicht ändern, wenn der Autor vorher verstorben ist.

 

"Uups, wer bin ich nur???" ist ein schöne Teenie-Kurzgeschichte. Sie beinhaltet wirklich alles, was man sich als junger Mensch nur wünschen kann. Aber es war mir eben etwas zu schnell am Ende und hätte wirklich Potenzial für mehr!

 

Ich wünsche euch eine schöne Adventszeit und einen kalten Dezember für viele kuschlige Lesestunden!

Liebe Grüße, 
Vee

Like Reblog Comment
review 2014-04-16 12:16
Mine-haha, Frank Wedekind. Recensione
Mine-Haha ovvero Dell'educazione fisica delle fanciulle - Frank Wedekind
Quello di Wedekind fa parte dei romanzi finiti nelle mia libreria a causa di un film. Un film visto tardi, per caso e tanti anni fa. 
Un film dal titolo misterioso, affascinante e, per qualche oscuro aspetto, inquietante: L'educazione fisica delle fanciulle di John Irvin
A distanza di tempo, leggendo il romanzo, mi sono resa conto delle inevitabili discrepanze tra questa opera e la sua trasposizione cinematografica. Differenze, che, per alcuni aspetti, mi hanno permesso di capire meglio cosa stavo leggendo.
 
Cosa è Mine-Haha?
Come il titolo che sta impresso sulla copertina, il romanzo di Frank Wedekind è un piccolo mistero. Potete immaginarlo come l'alta (eppure quasi invisibile) recinzione che percorre tutto il gigantesco parco in cui circa duecentodieci fanciulle vengono educate nel corso di sette anni. 
Educazione, qui, che non ha nulla a che vedere con una preparazione scolastica.
Le ragazze, infatti, vengono preparate "fisicamente", cioè addestrate nella danza e nella musica e la loro vita si svolge come una lenta e ordinata staffetta, per cui le più grandi si occupano delle più piccole che, a loro volta, una volta cresciute, si occuperanno delle nuove arrivate.
 
Qual è lo scopo di questa educazione?
Wedekind non lo dice, non del tutto, almeno. 
Sappiamo solo che le ragazze più grandi, una volta diventate responsabili di una casa, ogni sera si recano al Teatro, una struttura circolare il cui accesso avviene mediante un treno sotterraneo. E nel teatro avvengono rappresentazioni che hanno una leggera sfumatura erotica, fatta di abiti semitrasparenti e di esercizi ginnici.
 
Oltre alle ragazze che restano nel parco sette anni, ci sono "le prescelte". Di loro sappiamo solo come avviene la selezione, e le vediamo scomparire misteriosamente dal racconto e dalla memoria delle altre ragazze, appena questa avviene.
Mentre quelle che rimangono, una volta raggiunta la pubertà (anche qui, Wedekind non parla mai esplicitamente, ma attraverso le sensazioni della protagonista, voce narrante del breve romanzo), vengono fatte uscire dal parco (di cui abbiamo solo una sommaria descrizione) e condotte, tra due ali di folla festante, nel Campidoglio. Per quale motivo? Non lo sappiamo, perché arrivati a questo punto, il romanzo si interrompe.
 
Mine-Haha è un romanzo onirico e con caratteristiche proprie di una distopia. Il grande parco recintato, da cui è severamente vietato tentare di evadere, pena la reclusione a vita (come avviene alle sfortunate e orribile serve della casa in cui si trova Hidalla, la voce narrante) rappresenta, infatti, tutto il mondo conosciuto dalle ragazze che vi sono rinchiuse. 
Arrivate nel parco da piccolissime (probabilmente depositate già in fasce), arrivate ad una certa età vengono separate dai compagni maschi, con cui hanno condiviso una parte dell'infanzia in una casa che è, a tutti gli effetti, un orfanotrofio. 
La cerimonia di passaggio in una delle "case di formazione" è particolare e ricorda l'evoluzione di una farfalla (o la cerimonia di "morte in vita" descritta da Verga in Storia di una capinera): chiuse in una cesta, vengono portate via e fatte uscire in una casa completamente nuova, lavate e rivestite.
Per sette anni non avranno contatto con altri che con le proprie compagne: la loro vita è scandita dagli esercizi fisici e musicali, arrivando perfino a dubitare che vi siano le stelle nel mondo esterno. 
 
La descrizione degli ambienti è la parte più bella del romanzo: si ha l'impressione fisica di attraversare i giardini e immergersi nelle acque fredde del ruscello. Le immagini descritte da Wedekind hanno la forza visiva di piccoli quadri a olio, dove la luce si riflette sulle foglioline appena spuntate da un albero in fiore.
 
E questo, che rende bella la lettura di Mine-haha: lettura della storia di una vita che per quattordici anni ha vissuto come immersa nella foschia del sogno.
 
In appendice si trova un interessante saggio di Roberto Calasso, che aiuta a capire meglio l'intero romanzo.
Source: letturepericolose.blogspot.it/2014/04/mine-haha-frank-wedekind.html#more
Like Reblog Comment
review 2013-06-02 00:00
Spring Awakening - Frank Wedekind,Ted Hughes Poor or non-existent sex education can lead to such undesirable results as rape, suicide and teen-age pregnancy. Illegal abortion can lead to death.

Well, preaching to the converted, there. The trouble is that the un-converted are the kind of people who would get outraged by a play like this and try to ban its performance or publication. I would like to think the problem is not as severe now as at the time of its initial publication but here in Britain it is still possible for parents to prevent their children from attending sex-ed classes if they want to. The children of such parents seem likely to be the ones who stand in most need of it, though, so complacency is not an option.

The play itself is, in this version, short and readable and has a completely bizarre final act. Who is the masked man?
Like Reblog Comment
review 2013-03-08 00:00
Spring Awakening: A Play
Spring Awakening - Frank Wedekind,Jonathan Franzen I honestly don't know what to say...it was so strange but good!
Like Reblog Comment
review 2011-05-07 00:00
Spring's Awakening - Frank Wedekind Spring's Awakening - Frank Wedekind This is the kind of book that is so insightful that you have a hard time believing it was written at beginning of the 20th century since the concepts are modern by contemporary standards. Shockingly blunt, but profound.
More posts
Your Dashboard view:
Need help?