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review 2014-11-20 00:00
L'Ordine della spada
L'Ordine della spada - Virginia De Winter Il numero di libri raccomandatimi da Giovanna e da me adorati sale e ne sono contentissima! Quindi un grazie Giovy è d'obbligo.

Il libro presenta uno stile accattivante, goticizzante, dettagliato che ti avvolge completamente. Un po' prolisso e spesso ripetitivo, ma considerando l'insieme straordinario, tutto si può perdonare a questa autrice. Il mio prossimo libro sarà il prequel perché non ho voglia di staccarmi da Axel e Eloise, anche perché nel secondo immagino che venga dato minor spazio a questa coppia straordinaria! :(

Il world building è fantastico, sembra di venir trasportati in una città altomedievale, con le sue leggi, le sue regole religiose, le sue dottrine, le sue leggende. Stupendo! Chiesa - Regno, si decisamente altomedioevo.
Le descrizioni architettoniche ed artistiche sono così dettagliate che ho innalzato con la sola forza della mia mente intere chiese, guglie, colonne, chimere scultoree etc., e solo un buon libro è in grado di farmi costruire un mondo fittizio, ma così reale nella mia mente, popolato da personaggi fantastici, redivivi, guerrieri, amanti orgogliosi.

Ashton, Axel ed Eloise, un trio (non amoroso, perché è ovvio e palese che l'amore che Ashton prova nei confronti della piccola Eloise è puro, quasi fraterno, amichevole) straordinario. E poi laa gelosia di Axel, celata dietro un digrigno e talvolta esternato con rabbia e passione, ^^. Dolce, piccola, orgogliosa, testarda, innamorata Eloise; Egoista, testardo, appassionato, innamorato, pentito, re senza trono Axel; Saggio, dolce, protettivo, redivivo, ombroso, violaceo Ashton. Già questi tre insieme risultano straordinari, ma vi sono altri personaggi altrettanto speciali e dolci, e beh... un testo davvero unico! Non vi sono altre parole!!!
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review 2014-02-27 21:47
Oscure Gioie: Bijoux de Deuil di Virginia de Winter
Ebbene si, sono tornata.
Dopo una sessione d'esami è sempre un impresa eroica per me sia rimettermi a leggere - ho sempre qualche giornata in cui per quanta voglia abbia non riesco a leggere - sia mettermi nuovamente davanti al computer per aggiornare il blog.
Ma dopo una sana settimana di pausa eccomi qui… e ovviamente non potevo che tornare con una recensione dell'ultimo libro della mia autrice preferita!
Per chi se lo fosse perso alcune settimane fa è uscito su Amazon Oscure Gioie. Bijoux de Deuil di Virginia de Winter!
Questa volta l'autrice non ci racconta un nuovo capitolo della sua splendida serie Black Friars - se non la avete letta FATELO! - ma ci propone un romanzo totalmente nuovo e che farà rivivere le atmosfere della Londra vittoriana di Dorian Gray!
 
Titolo: Oscure Gioie. Bijoux de Deuil
Autore: Virginia De Winter
Editore: Amazon
Data di pubblicazione: febbraio 2014
Pagine: 259
Prezzo: € 1,99 (solo ebook)
Trama: Nell'alta società di Londra si mormora che sia più bello di Dorian Gray e più cinico di suo zio, Lord Henry Wotton. E, in effetti, Sebastian Fane, conte di Darlington, potrebbe dare lezioni di dissolutezza a chiunque.
Durante la sua vita è sempre stato abituato a prendere ciò che vuole: infrange cuori maschili e femminili senza scrupolo alcuno, consumando le passioni con la medesima noncuranza che riserva alle sue sigarette. Ma il corso del suo destino è destinato a mutare quando, in una sordida taverna di Whitechapel, si troverà a incrociare le armi per difendere un giovane sconosciuto.
Raven Armitage è bello e sfuggente, con un accento francese e una voce melodiosa che rendono impossibile non cedere alle sue incantevoli menzogne. Per la prima volta nell'esistenza di Sebastian, sarà qualcun altro a imporre le regole del gioco, accendendo in lui una passione che minaccia di travolgerlo senza possibilità di scampo.
Nella Londra di fine Ottocento, divisa tra la tradizione della nobiltà e l'avvento del futuro, ha così inizio un'indagine pericolosa, una caccia all'uomo tra il lusso delle sale da ballo e lo squallore delle fumerie d'oppio, una lotta senza quartiere contro un nemico che si nutre della magia più oscura e che schiera ai suoi ordini un esercito di morti per arrivare a insidiare anche la vita di Sua Maestà la Regina…
Ormai sapete, se mi seguite da un po', che Virginia de Winter è l'Autrice con la A maiuscola, quella per i cui libri posso fangilare senza ritegno, senza stancarmi e in cui mi rifugio quando ho bisogno conforto e di dimenticare la realtà.
Perché esistono molti autori e autrici in grado di trascinarti nella loro storia, di farti sentire ciò che provano e vedono i personaggi, ma nessuno ci è mai riuscito come Virginia a mio parere.
Non ero sotto le coperte a leggere ma tra le strade di Londra a seguire le vicende, partecipando, sentendo ogni cosa… non avete idea del trauma quando ho sbattuto gli occhi e mi sono ritrovata tra le mani l'ipad e non una tazza di te!
Ma poche parole ed ero già tornata tra le pagine.
Come dicevo questo romanzo nasce dalle pagine, dalle atmosfere, de Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde - che ho pazzamente voglia di rileggere - e con il suo stile per cui vado pazza, la De Winter ha creato un vero gioiello!
Tra salotti dell'alta società, intrighi, pub in vicoli bui, descrizioni particolareggiate e quel pizzico di ironia, Sebastian Fane e Raven Armitage conquistano il lettore.
Intriganti, pericolosi, seducenti.
Sebastian Fane è il conte di Darlington, nipote di Lord Henry Wotton, e si dice che solo Dorian Gray sia più bello di lui.
Raven Armitage è il protetto del Duca di Kendall, un pianista eccezionale, e sempre in mezzo ai guai sembra.
Ma quale mistero lega le sorti di questi due uomini che si muovono sullo sfondo di atmosfere gotiche che permeano le pagine? Ovviamente lo lascio scoprire a voi!
Ma posso dirvi che il romanzo ha un ritmo serrato, la trama si intreccia in mille diversi fili e non lascia andare il lettore fino all'ultima pagina, e anzi si rimane con il desiderio di rileggerlo - una, due, tre volte -, e di avere presto tra le mani un seguito!
Infine, un piccolo appunto. Era la prima volta che leggevo un romanzo slash, e devo dire che ero un po' preoccupata, ma la verità è che mai, mai ho sentito il desiderio di una protagonista che prendesse il posto di uno dei due gentiluomini. Ho adorato ogni singola pagina e se lo leggerete sono certa che lo farete anche voi.
Spero di avervi invogliato a leggere questo romanzo perché è intenso. 
Ed è unico.
Source: liber-arcanus.blogspot.it/2014/02/oscure-gioie-bijoux-de-deuil-di.html
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photo 2014-01-30 18:48
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photo 2014-01-25 20:46
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text 2014-01-11 12:01
L'Ordine della spada - Virginia De Winter

    «E' tanto tempo che sogno di farlo, senza averne il coraggio. Certe volte la mia vanità mi dice che giochi a respingermi, per nascondermi pietosamente il fatto che vuoi solo allontanarti da me». S'interruppe, lasciò ricadere la mano. «Non so cosa fare. Ti cerco e tu non ti fai trovare, mi avvicino e tu scappi. Un giorno mi odi, quello seguente mi adori e un attimo dopo mi hai cancellato dai tuoi occhi. E quando alla fine penso che non ti rivedrò mai più, sei di nuovo al mio fianco e mi guardi come se al mondo non esistesse nulla a parte me».
   Il suo sospiro le toccò le mani quando lui si chinò per na-scondervi il volto, frantumandole piano il cuore, con una dolcezza che rendeva meraviglioso anche il dolore.
     I suoi capelli biondi le piovvero sui polsi, i suoi baci sulle mani, le sue labbra erano raso spesso e caldo, soffici e dolci come pasta di miele.
     «Certe volte credo di aver sognato tutto: il profumo della farina e delle giunchiglie la prima volta che ti ho baciata, quel
raggio di sole che avevi sul viso e il sapore di latte e frutta che avevi in bocca. Che cosa significava per me svegliarmi e trovare la tua mano nella mia, quella sensazione perfetta di quando ti guardavo un momento prima che tu ti accorgessi della mia presenza».
     Lei liberò una mano dalla sua stretta, le dita che tremavano per lo sforzo di non piangere e la pressione dolorosa del sangue che correva troppo veloce nelle vene, i lacci dell'emozione che le stringevano la gola rendendole difficile il respiro.
     Ma in quel momento l'aria era qualcosa di secondario, soltanto il suo, di respiro, che le accarezzava le mani, era importante.
     Gli posò la mano sui capelli, intrecciando le dita alle ciocche sottili sulla sua nuca, lo accarezzò piano, con delicatezza, come se lui stesse dormendo e temesse di svegliarlo con un movimento meno gentile.
     Come se temesse di vederlo scomparire sotto le sue dita, ed era già successo al risveglio in certe albe grigie che preferiva non ricordare, quando il calore che aveva dentro si arrendeva alla realtà in quell'istante preciso in cui la mente non ha le difese della veglia e dentro tutto sanguina, sanguina fino a morire.
    «E' stato soltanto un ricordo distorto della mia mente?». Alzò verso di lei il viso acceso come se avesse la febbre, gli occhi lucidi. «Quando avevo così bisogno di te e non potevo dirtelo, quando soltanto il tuo pensiero riusciva a mantenermi integro? E' stata solo la fantasia distorta nella mente di un povero pazzo che stava annegando? Solamente tu puoi rispondermi, se pensi che qualcosa sia rimasto qui, per me».

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