Quella villa brianzola, nido dei rancori gaddiani, eccola qui: casa ridente “anzi occhieggiante”, senza bagno ma orientata secondo i punti cardinali, con la sua enorme cucina, il portico e la terrazza. E un caminetto, che non s’accende mai.E qui, ecco i conuigi Pelegatta. Lui, Francesco Pelegatta, u...
È il 1950, un brutto momento per Gadda che si vede costretto ad accettare l’incarico alla RAI, per far fronte alle difficoltà economiche che lo tormentano. Scrive, in una lettera a Contini: «Rimpiango oramai gli anni di Firenze (salvo le bombe e le S.S.) con la nostalgia di chi ha perso una vita c...
Priapo Ottimo Massimo, o il Fallo in camicia nera. “Ergo: la Italia ventitré anni quello animalino la mandò. E che il giudice mi tagli mano, se questo che qui non è sillogismo diritto, di misura stretta. Il suggeritore fu lui il Ministro, Primo Ministro delle bravazzate, lui il Primo Maresciallo ...
Doveva essere un romanzo, dal titolo Un fulmine sul 220. ma il Carlo Emilio, un po’ annoiato, ha spezzato il fulmine e è nata L’Adalgisa. Dieci quadri, anzi, dieci disegni per descrivere la Milano del tempo che fu; con la sua borghesia salottiera, fastidiosetta, un poco urticante e che non manca d...
«[...] i contratti di esclusiva sono deleteri per la pace e per l’attività di uno scrittore» scriveva Gadda a Garzanti il 4 agosto 1953. Infatti, dieci anni più tardi, nel ‘63 uscivano, contemporaneamente,Accoppiamenti giudiziosi per Garzanti e La cognizione del dolore per Einaudi, due editori che s...
może nie trafiłem z właściwym nastawieniem, po przeczytani 1/3 książki raczej się męczyłem niż przeżywałem przygodę. A dlaczego człowiek ma się męczyć. Może przechodząc jakoś przez te książkę Poznałbym cierpienie, ale są wakacje wole coś innego