«Andiamo a cena una di queste sere?» propose Sean. «No» replicò brutale Agnes. «Al cinema?» «No!» «In una spa dove ci possono coprire di fango termale?» «Se vuoi essere coperto di fango ci penso io e non c’è bisogno di andare in una spa.» «Dimmi dove, a che ora e mi faccio trovare nudo.» Agnes...
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«Andiamo a cena una di queste sere?» propose Sean.
«No» replicò brutale Agnes.
«Al cinema?»
«No!»
«In una spa dove ci possono coprire di fango termale?»
«Se vuoi essere coperto di fango ci penso io e non c’è bisogno di andare in una spa.»
«Dimmi dove, a che ora e mi faccio trovare nudo.» Agnes camminò fino alla finestra e Sean allungò il passo chiudendole la strada. «Lasciati andare per qualche istante! Ho provato a cercarti in altre donne, ma che senso ha? Andiamo a cena una di queste sere, solo noi due, se vuoi mi ammanetti così sarai certa che non ti toccherò.»
«Apprezzo i tentativi, ma la risposta è sempre no.»
Agnes si allontanò da lui poggiando la schiena al bancone. Sean si avvicinò ancora di più.
«Non mi arrenderò» le disse.
«Cerco un uomo onesto, responsabile e tu non lo sei!»
«Ti ho parlato delle mie palle blu, più onesto di così! E sulla responsabilità non puoi accusarmi del contrario perché non vuoi mettermi alla prova.»
«Non posso rischiare di farlo» replicò seria cercando proprio in Sean un appiglio. Lui capì che quella era l’occasione giusta per farla capitolare del tutto.
«Andiamoci piano, Agnes, ti chiedo solo una cena. Decidi tu dove e come.»
Lei scosse la testa e lui ripercorse i passi del loro primo bacio. Le afferrò il viso e mise semplicemente le labbra su quelle di Agnes. Lei provò ad allontanarlo ma il tentativo risultò ridicolo. Se la loro guerra era sbocciata attraverso lo scontro di cervelli seguito solo dopo dal contatto fisico, Sean sperava di percorrere con quel gesto la strada inversa; voleva di nuovo la Agnes combattiva, la Agnes guerriera che deponeva le armi solo quando raggiungeva le sicure braccia di un uomo capace di proteggerla. Sean voleva rassicurarla su quella sua promessa e la strinse forte a sé incastrandola tra il bancone e il suo corpo. «Agnes» sussurrò sulle sue labbra. «Una serata, io e te» ripeté.
«Tu mi farai soffrire, Sean.»
«Non lo farò ed esiste sempre la possibilità che sarai tu a fare del male a me.»
«Allora vedi che ho ragione a tenerti lontano?» Sean la baciò di nuovo, con più dolcezza.
«Smettila e fidati almeno un po’, conosciamoci prima, altrimenti come faremo a soffrire per davvero?»
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