Lo sguardo del diavolo: la vera storia di Jeffrey Dahmer di Andrea Franco fa parte di Serial Killer; una collana, edita dalla Delos Digital, di monografie in ebook dedicate esclusivamente agli assassini seriali. Poteva, la sottoscritta, che da grande voleva fare la criminologa come il cinquanta percento delle fanciulle italiane, lasciarsi sfuggire questa lettura?
Affatto.
Le circa novanta pagine che compongono il romanzo sulla vita di Dahmer, complice la scrittura ineccepibile dell'autore, si consumano in un giorno di lettura continuata. In effetti è difficile staccare gli occhi dal kobo finché non si arriva alla parola fine. Merito non soltanto della capacità narrativa di Franco, ma anche della sua abilità nel calarsi nei panni del Serial Killer in questione, catturando frammenti di un'esistenza affamata di oscurità attraverso episodi di vita familiare, dall'infanzia al momento della cattura fino agli ultimi istanti di vita.
Non ci sono tracce di pietismo o di condanna, anzi, la narrazione di Franco è neutrale, quasi priva di tono. Riuscendo, in questo modo, a far capire, più di decine di trattati sul fenomeno degli omicidi seriali, l'assoluta vacuità che anima questi soggetti. Il vuoto dell'anima di un'esistenza senza altro desiderio che quello di soddisfare il proprio demone interno.
Altra caratteristica che ho trovato piacevole è la scelta, fatta dall'autore, di non indugiare in immagini truculente, come pure ci si aspetterebbe da una simile lettura. Al contrario le scene di violenza sono soltanto accennate o mostrate di sfuggita, come una porta che si apre e lascia vedere lo spicchio di una camera da letto su cui giace un corpo dalla forma incompleta o indefinibile.
Tra le scene più forti, paradossalmente, c'è quella della violenza (anche questa, accennata e staccata pochi istanti prima della sua messa in atto) sul piccolo gatto catturato mentre sul fornello della cucina , in una pentola piena d'acqua bollente, sta cuocendo una testa umana.
Non una lettura da signorine, comunque, ma un romanzo che mescola il piacere delle parole all'orrore di una tra le vicende più agghiaccianti della storia della criminologia.
Source: letturepericolose.blogspot.it