La Colonia Sommersa, della scrittrice americana Kat Falls, è il primo romanzo YA (young adult – 13/18 anni) della serie fantascientifica post-apocalittica dai risvolti romance “Dark Life”.
La forza della serie Dark Life, per adesso una duologia, è innegabilmente il suo strabiliante background, al punto da aver attirato l’attenzione della Disney e del regista Robert Zemeckis che lo trasformerà presto in un film.
Ne La Colonia Sommersa, infatti, il mondo ha subito delle drastiche ma, narrativamente parlando, affascinanti modifiche: gli sconvolgimenti atmosferici hanno causato un innalzamento del livello del mare e la maggior parte delle terre sono state sommerse. La terra calpestabile è diventato fondale marino e le creature del mare sono diventate padrone quasi incontrastate della terra.
Gli uomini, però, non si sono arresi e, grazie alla genialità di alcuni ingegneri, sono riusciti a creare delle complesse e futuristiche città sommerse e a trasferirvi parte della popolazione terrestre, ora letteralmente stipata nelle poche terre rimaste disponibili.
Protagonisti di questo romanzo sono Ty e Gemma, lui abitante dell’oceano e lei una Superna. Ty abita, assieme ai genitori e alla sorellina, in una cupola in fondo all’oceano, nel Dominio Bentonico. La sua fattoria è prolifica grazie agli allevamenti di pesci e alle culture di humus e alghe che poi rivendono alla Lega delle Nazioni, e il suo amore per l’oceano e le creature marine è sconfinato. Ty è uno dei pochi giovani nati in fondo all’oceano e, questo, fa parte della sua stessa esistenza.
Gemma è una giovane orfana del mondo in superficie, una Superna, come viene definita dagli abitanti dei fondali marini. È fuggita da l’affollatissimo e degradato orfanotrofio in cui si trovava per partire alla ricerca del fratello maggiore, Richard, sparito da alcuni anni.
Sarà in queste drammatiche circostanze che i due ragazzi faranno conoscenza e finiranno invischiati in qualcosa di molto più pericoloso di una semplice ricerca. I fondali marini non sembreranno mai stati così pericolosi per il giovane Ty che, oltre a dover aiutare Gemma nella ricerca di Richard, finirà per partecipare in prima persona ad una rischiosa caccia al bandito.
Fantasma, infatti, pericoloso bandito del mare, è in libertà e sta attaccando i bastimenti della Lega delle Nazioni che, scaltramente, ha addossato l’onere della sua cattura sul Dominio Bentonico, dietro ricatto di tagliare gli approvvigionamenti alla colonia.
Ty finirà per incrociare la strada del Fantasma più di una volta, attirando inevitabilmente la sua attenzione su di sé e sulla ragazza superna…
Riuscirà Gemma a ritrovare suo fratello? Ty riuscirà a salvare la sua casa e la colonia catturando Fantasma e gli altri briganti? E cosa sono i Doni Oscuri di cui tutti hanno così tanta paura?
Un romanzo ricco di colpi di scena e particolarmente pittoresco grazie all’attenta e dettagliata descrizione delle abitazioni, dei fondali marini e delle sue creature. Sicuramente in grado di catturare l’attenzione del lettore che, pagina dopo pagina, si ritroverà catapultato nel mondo di Ty e Gemma, messo ora a rischio dai Banditi.
È incredibilmente suggestivo e affascinante immaginare questo mondo dalle tinte azzurre e blu dell’oceano, i banchi di pesci variopinti, i grandi cetacei e questi Coloni dalla pelle luminescente.
La prima metà del romanzo scivola via fra una descrizione e l’altra, per far ambientare il lettore in questo nuovo mondo, dimenticando però di prendersi cura dei personaggi che appaiono appena abbozzati e quindi poco coinvolgenti.
Successivamente il romanzo ingrana, fortunatamente, andando oltre alla semplice presentazione del background generale, finendo però per correre troppo. L’intera vicenda si svolte interamente nell’arco di un paio di giorni e i colpi di scena inseriti all’autrice si susseguono anche troppo velocemente senza dare al lettore di assimilarli.
Inoltre c’è stato un errore di classificazione, infatti La Colonia Sommersa non è un romanzo distopico, di cenni distopici ce ne sono veramente pochi, se non addirittura nulli.
Nonostante ciò, La Colonia Sommersa si presenta con una “confezione” a dir poco squisita, unita a una traduzione abbastanza accurata. La trama è comunque coinvolgente e i piccoli difetti possono essere facilmente ignorati, visto che l’attenzione del lettore viene focalizzata su ben altri elementi, fortunatamente positivi.
Per concludere, altro elemento assolutamente positivo, è la natura autoconclusiva del romanzo, nonostante questo faccia parte di una duologia. Ottimo, davvero ottimo! Sarebbe da dare una stella in più anche solo per questo particolare.