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review 2015-07-09 16:23
Enchanted
Enchanted - Heather Dixon

A sedici anni, Azalea Wentworth, erede al trono del lontano regno di Eathesbury, sta per realizzare il suo sogno: feste sfavillanti e incontri con ammiratori segreti da raccontare in chiacchiere sussurrate fino all'alba con le sorelle. Ma improvvisamente tutto cambia: sua madre muore e il lutto strettissimo imposto dalla corte le vieta per un anno qualsiasi divertimento. Compresa la danza, la sua più grande passione. Azalea si trova così in trappola fra le mura del suo stesso castello. Una notte, però, la ragazza scopre un passaggio segreto che la conduce nello straordinario mondo del Custode, un uomo affascinante quanto misterioso. Un uomo che sembra capirla meglio di chiunque altro. Perché anche lui è in trappola, prigioniero da molti secoli nel palazzo. Inaspettatamente il Custode le porge un invito: le chiede di tornare a trovarlo ogni notte e di accompagnarlo al ballo più sontuoso che lei abbia mai visto. Così, da quella notte in poi, Azalea e le sue sorelle varcano il passaggio segreto e attraversano un bosco d'argento per raggiungere un padiglione incantato e danzare. Ma tutto ha un prezzo, anche la più seducente delle magie. Perché al Custode piace custodire le cose. E Azalea non si accorgerà di essere caduta in una rete mortale finché non sarà troppo tardi...

 

uesto racconto è la rivisitazione de "Le dodici principesse danzanti", in una veste che tende al "noir".
Ambientato in un castello ove balli e feste sono all'ordine del giorno, ma improvvisamente tutti i divertimenti sono vietati a causa del lutto...

Non so cosa dire di questo racconto, poiché non mi ha lasciato nulla tranne ansia e tanta noia. Solamente verso il finale la storia riesce a prendere un ritmo più coinvolgente e lasciare in sospeso il lettore fino alla fine.

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review 2014-01-05 12:43
«Quando ti preoccupi più della vita di qualcun altro che della tua... è amore?»
La custode di mia sorella - Lucia Corradini Caspani,Jodi Picoult

12 giorni mi ci sono voluti per finire questo libro, e non c'entra niente con il fatto che ha 428 pagine. Decisamente no. 
Una storia che ha dei pro, ma sopratutto dei contro. Inizio con l'ammettere una cosa: probabilmente iniziarlo subito dopo aver finito "Voglio vivere prima di morire" non è stata un'idea grandiosa. Sono entrambi libri dolorosi e amari, e trattano tutti e due la leucemia.. avrei dovuto aspettare del tempo tra uno e l'altro, ma così è andata, e così mi tocca recensire. 
Forse erano troppo alte le mie aspettative, o semplicemente non ha retto il confronto con Voglio vivere prima di morire, fatto sta che è ben lontano dal passare a pieni voti. 
La custode di mia sorella è un libro che tocca tematiche profonde come la malattia, la vita, la morte e la sorellanza. 
Anna ha tredici anni, ed è stata concepita in vitro per essere la donatrice perfetta per la sorella Kate, malata di leucemia. Fin dal momento della sua nascita, Anna ha dovuto donare parti di sé a Kate, a partire dal sangue del cordone ombelicale, e finendo, tredici anni dopo, con la donazione di un rene. 
Ma cosa succederebbe se Anna si rifiutasse di continuare la vita da donatrice?

 

Anna sapeva di essere stata messa al mondo per salvare sua sorella. Ma non era d'accordo.

 

La scrittura e la trama sono interessanti senza dubbio, ma c'è un particolare che mi ha davvero irritata: i capitoli in prima persona. L'intero libro è scritto in prima persona, diviso in capitoli dal punto di vista dei personaggi: Anna, la madre, il padre, il fratello, l'avvocato, Julia Romano.. davvero troppo. Capisco che per una storia del genere sia importante ogni punto di vista, perché se fosse stata la sola Anna a raccontarcela, non avremmo mai conosciuto i sentimenti di due genitori distrutti dalla malattia della figlia. Non avremmo capito il perché del comportamento scontroso e arrabbiato del fratello Jesse. Non avremmo scoperto il segreto dell'avvocato Campbell Alexander e del suo cane Judge. 
Però, voglio dire, se questa era la scelta dell'autrice, andava scritto in terza persona. Probabilmente avrebbe perso un po', è vero.. ma così è davvero troppo confuso. Basta dimenticarsi per un istante il nome scritto a inizio capitolo e non ci si capisce più nulla. 
Oltre a questo posso dire che non mi ha emozionato come avrebbe dovuto. Molto bello il finale, assolutamente inaspettato, ma.. non mi ha dato abbastanza.

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review 2013-12-19 11:56
Una spada non si forgia con l’acqua, si forgia col fuoco.
I diari dell'angelo custode - Carolyn Jess-Cooke,Elisabetta Valdré

Libri impossibili da recensire: capitano a tutti, di tanto in tanto. I Diari dell'Angelo Custode per me è uno di questi, perché mi ha suscitato una quantità inimmaginabile di sensazioni che non riesco a descrivervi a parole. Ma ci proverò lo stesso. 
Prima di tutto (mea culpa) questo romanzo faceva parte della mia lista dei desideri da talmente tanto tempo, che quando l'ho iniziato non mi sono fermata a rileggere con attenzione la trama. La storia si è rivelata esattamente quella che ricordavo e che mi aspettavo, ma al tempo stesso mi sono trovata davanti ad una lettura che mi ha spiazzata e sorpresa, non tanto per il contenuto, ma per il modo in cui tutta la vicenda si snoda e viene raccontata. Sebbene la protagonista, Margot, abbia quarant'anni, mi aspettavo una storia più spensierata e leggera, invece sono stata trascinata in un vortice di sensazioni cupe e negative che non mi hanno mai abbandonato durante la lettura, e che anche adesso faccio fatica a scrollarmi di dosso. 
I Diari dell'Angelo Custode è ben lontano dalle storie adolescenziali con cui gli editori hanno riempito le nostre librerie, e la copertina è molto fuorviante. Fin dalle prime pagine ho capito che sarebbe stato un romanzo complesso e strano, e ci avevo visto giusto. 
Tornata sulla Terra come angelo custode di sé stessa dopo essere morta, a Margot viene data la possibilità di rivivere passo per passo quella che è stata la sua vita terrena, e le viene concesso di intervenire per modificare alcuni eventi e alcune scelte fatte molti anni prima. Starà a lei il difficile compito di capire quando è giusto cambiare il corso degli eventi, e quando invece deve lasciare che il destino segua il suo corso. 
Attraverso questa seconda possibilità, il lettore ripercorre tutta la vita di questa sfortunata ragazza, una vita infelice che mi ha lasciato una sensazione, cupa e molta angoscia. 
I Diari dell'Angelo Custode è una storia che tratta di violenze sui bambini, abusi sessuali, droghe, aborto, abbandono e tradimento.. e io tutto questo non me lo aspettavo, soprattutto non in modo così cupo e pesante. Non che sia pesante il libro o la lettura, anzi, lo stile dell'autrice è molto ricco e pieno, ma si legge con scorrevolezza, le pagine volano una dopo l'altra tenendo il lettore incollato alla storia. Questo è sicuramente uno dei pregi che me lo ha fatto apprezzare, mi ha permesso di divorarlo, e di uscirne frastornata e confusa, ma abbastanza soddisfatta. 
All'inizio mi ci è voluto un po' per capire il meccanismo che ha portato Margot a morire, a trasformarsi e a diventare l'Angelo Custode di sé stessa, ma una volta preso il via il tutto è meno caotico di quanto non possa sembrare. 
Ad angosciarmi, oltre a tutti i temi toccati, sono stati soprattutto i Demoni che affiancano e combattono contro gli Angeli. Creature cupe e mostruose, Ombre viscide e inquietanti che circondato le fragili vite umane e si presentano a noi sotto forma di malattie, depressione, droghe e sofferenza. Anche nelle parti del libro in cui non compaiono, ho sempre sentito la presenza di questi Demoni, come delle creature scure appostate negli angoli pronte a saltar fuori quando meno te lo aspetti. 
Poi, che dire, forse per una neo mamma come me, sensibile a tutto il Mondo Invisibile, questa storia è stata troppo dura semplicemente perché è un periodo felice e delicato della mia vita, mi sto ancora abituando all'idea di essere mamma e mi stupisco di quanto amore si possa provare per un bambino, quindi leggere di abusi, violenze e aborti è stato.. intenso e al tempo stesso orribile. Se un giorno riuscirò a scrollarmi di dosso queste brutte sensazioni sono certa che potrò godermi a pieno la triste storia di Margot, magari con una rilettura, ma ci vorrà del tempo. 
Si tratta comunque di un volume che ci tengo a consigliare a chi cerca una storia profonda e ricca, che scava nell'anima e lascia il segno.

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