“Spero che tu abbia capito che vivo da solo nella foresta,” urlò James, con un tono ansioso malamente rivestito di rimprovero. “Se dovessi cadere e farti male, non potrò curarti con della polvere di fata.”
Peter mise alla prova la resistenza di un altro ramo. “Non mi farò male,” rispose mentre si tirava su verso la prossima intersezione e allungava una mano per afferrare la mela più vicina. “Sono lo spirito della gioventù e della gioia, non ti ricordi?”
“Sei un uomo adulto e un vero tormento.”
“Sono il tuo tormento,” disse Peter e poi fece una pausa, imbarazzato con sé stesso e felice d’essere troppo in alto fra i rami perché James potesse vederlo. Anche lui, però, era stranamente rimasto in silenzio finché Peter non cominciò a lanciargli delle mele.
Quando ebbe raccolto abbastanza mele da bastare a entrambi, Peter cominciò a scendere dall’albero con ben poca cautela, scivolando fra i rami e graffiandosi le mani contro la corteccia. Sbagliò a valutare l’altezza dell’ultimo salto e atterrò al suolo un po’ pesantemente cadendo fra le braccia di James che aveva lasciato andare le mele per riuscire ad afferrarlo.
“Grazie,” gli disse Peter sorridendo.
Le guance di James erano rosse e aveva una buffa espressione a metà fra l’incantato e l’infastidito e stava sorridendo pur cercando di restare serio. Aveva messo le braccia intorno alla vita di Peter e lo raddrizzò rimettendolo in piedi. Quando si mosse per tirarsi indietro, Peter gli prese la camicia fra le dita.
In questo mondo, le sue labbra erano più soffici, senza il sapore di rum e sale, ma qualcosa dell’odore dell’oceano inondò Peter quando si baciarono
Peter mise alla prova la resistenza di un altro ramo. “Non mi farò male,” rispose mentre si tirava su verso la prossima intersezione e allungava una mano per afferrare la mela più vicina. “Sono lo spirito della gioventù e della gioia, non ti ricordi?”
“Sei un uomo adulto e un vero tormento.”
“Sono il tuo tormento,” disse Peter e poi fece una pausa, imbarazzato con sé stesso e felice d’essere troppo in alto fra i rami perché James potesse vederlo. Anche lui, però, era stranamente rimasto in silenzio finché Peter non cominciò a lanciargli delle mele.
Quando ebbe raccolto abbastanza mele da bastare a entrambi, Peter cominciò a scendere dall’albero con ben poca cautela, scivolando fra i rami e graffiandosi le mani contro la corteccia. Sbagliò a valutare l’altezza dell’ultimo salto e atterrò al suolo un po’ pesantemente cadendo fra le braccia di James che aveva lasciato andare le mele per riuscire ad afferrarlo.
“Grazie,” gli disse Peter sorridendo.
Le guance di James erano rosse e aveva una buffa espressione a metà fra l’incantato e l’infastidito e stava sorridendo pur cercando di restare serio. Aveva messo le braccia intorno alla vita di Peter e lo raddrizzò rimettendolo in piedi. Quando si mosse per tirarsi indietro, Peter gli prese la camicia fra le dita.
In questo mondo, le sue labbra erano più soffici, senza il sapore di rum e sale, ma qualcosa dell’odore dell’oceano inondò Peter quando si baciarono