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review 2013-09-28 18:42
The Golem's Eye by Jonathan Stroud
The Golem's Eye - Jonathan Stroud

Pages: 562.

Genre: YA Fantasy.

First Sentence: "At dusk, the enemy lit their campfires one by one, in greater profusion than on any night before." 

 

Summary: It has been a few years since Nathaniel and Bartimaeus last met, and since then, Nathaniel has made a name for himself in the British government. He has been tasked with putting a stop to the Resistance, a rebel group that has been embarrassing the government with their raids and attacks on the magicians. Although Nathaniel had promised Bartimaeus he would never summon the djinni again, Nathaniel finds himself in need of a competent demon in a hurry, and the only one that comes to mind is Bartimaeus.

 

Review: While I thoroughly enjoyed the first book in this series, The Amulet of Samarkand, The Golem's Eye did not live up to my expectations. Nathaniel is 14, and is going through an awkward stage in his life. This teenage angst combined with the fact that he has lost sight of his morals while moving up in the government made him a rather annoying character to read. While the chapters that were told from his point of view were interesting, that was more due to what was happening to Nathaniel, as opposed to how he reacted to the events.

 

I was also hoping for more camaraderie between the characters. Nathaniel and Bartimaeus bicker quite a bit, just as in the last book, but they didn't exhibit a lot of team work while trying to bring down the Resistance. The one character interaction I was interested in (Kitty and Bartimaeus) was too brief and located at the end of the book. The relationship those characters had was what I wanted to see between Nathaniel and Bartimaeus. 

 

Some people will probably say, yes, Anna, that's the point of this novel, and perhaps the third one will be about them all coming together and growing up and sticking to their ideals. Well, whatever. It was too much of a drag for me, personally, which is a shame because I thought the first book was pretty fab.

 

The plot was great, but dragged on a bit at the beginning. Altogether, not a terrible book, but definitely a let down. 

 

tl;dr: Magicians, demons, a rebellion, and angst. 

 

Rating: 3/5. 

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review 2013-08-23 00:00
L'amuleto di Samarcanda - Jonathan Stroud,Riccardo Cravero TANTA ROBA!!Popolo di internet!Interrompete seduta stante le vostre attività e letture e prendete in mano "L'amuleto di Samarcanda".. Promesso, ne varrà la pena!Non fate come me che ho lasciato trascorrere i secoli prima di iniziare a prenderlo minimamente in considerazione (ma quanto l'ho snobbato?! Ok, io sono una snobbona per principio, dovrei smettermela.. Sono prevenuta su tutto e tutti invece poi spesso -ma non sempre, ecco a ciò a cui mi appiglio per continuare la mia condotta xD- mi ricredo) e poi altrettanti per comprarlo.. Fidatevi ciecamente e buttatevi :DPoi dai, se PROPRIO non dovesse piacervi, mi assumo la piena responsabilità della cosa e chiederò perdono sui carboni ardenti :DDIl primo motivo per cui questo libro è così geniale e godibile è il fatto che il protagonista (e alternativamente anche il narratore della storia) è qualcosa di formidabile e indimenticabile.. Bartimeus (che dà anche il nome alla trilogia) è un jinn (non un demone, come gli stolti umani si ostinano a chiamarlo!!) che farete fatica a non amare e a dimenticare.. Intelligente, perspicace con la lingua lunga e la risposta sempre pronta.. Ovviamente solitamente si tratta di una risposta arguta e sarcastica, ma non lasciatevi ingannare!In fondo(MOLTO in fondo, è un jinn buono :DDTutto vero, tranne la parte in cui lui è buono XDInsomma, se anche la storia non fosse granché (e invece è granché eccome! Parola mia!) il libro sarebbe comunque meritevole perché con Bartimeus in giro è impossibile annoiarsi!La storia di Nathaniel, il mago dodicenne che invoca il jinn e lo lega al suo servizio viene narrata in terza persona, a differenza di Bartimeus, che invece parla a ruota libera e (fortunatamente) ci mette al corrente di tutti i suoi pensieri e frecciate; una cosa particolare nella narrazione di Bartimeus è la presenza di note a pié di pagina: inizialmente è stato un po' seccante interrompere la lettura per vedere cosa Bartimeus avesse in serbo per me.. Ma dal momento che sono spiegazioni a volte utili e sempre divertenti ci ho preso la mano e ad ogni pagina controllavo speranzosa se ce ne fosse una e quale chicca avremmo incontrato!Nathaniel dicevo è un mago dodicenne che impaziente di progredire negli studi e prendersi la sua vendetta contro.. Beh, non ve lo dico (*me malefica*), seguito da un insegnante inetto e troppo concentrato su sé stesso, inizia l'apprendimento autodidatta fino al punto di essere in grado di convocare un jinn del 14esimo livello (mica baubaumiciomicio, né!). Inizialmente mi ha fatto molta tenerezza per la sua situazione familiare e la sua esistenza abbastanza monotona e bistrattata.. Poi però tale sentimento è un po' scemato perché essenzialmente.. Non so, mi ha dato l'idea di essere un po' sgradevole. Risposte presupponenti e atteggiamento (soprattutto con i poveri jinn, folletti e via discorrendo) di malcelata superiorità me lo hanno fatto diventare pagina dopo pagina sempre più irritante. Nonostante ciò, la cosa non mi ha disturbato più di tanto.. O meglio, non ha disturbato la lettura perché tutto rientra nel grande universo narrativo creato da Stroud: i maghi non sono quelle creature buone e pronte a lavorare per il bene del prossimo(soprattutto dei non maghi) o di mantenere la pace e obiettivi simili: sono persone egoiste, pronte a vendersi la propria madre pur di avere successo e avere la possibilità di entrare in parlamento e avere una carica alta.Il tradimento e l'egoismo sono doti indispensabili per ogni mago che si rispetti.. In quanto a salvare la propria pelle e avere fama, non esista famiglia, conoscente o simili che tengano.. Vita mia mors tua, per intenderci!Nathaniel non è ovviamente così perduto come i suoi simili.. Anzi, io prospetto una certa crescita interiore ed ho apprezzato il fatto che non passi ad essere da una persona un po' meschina e abituato a considerarsi come facente parte della "razza prescelta" (come gli insegnanti e il suo maestro gli ripetono costantemente giorno e notte) ad un eroe buono e giusto.Insomma, viva la gradualità! :DStaremo a vedere.. Io sono fiduciosa! :DBartimeus e Nathaniel si muovono all'interno di una Londra ai giorni nostri che però è una sorta di città parallela a quella che tutti conoscono.. La società è appunto divisa in maghi e "comuni"-quelli senza poteri e considerati quasi spazzatura-, il governo è popolato e controllato esclusivamente dai primi e folletti e demoni di varia natura sono più comuni della carta dell'energia d'acqua al gioco di Pokemon.. :DBella la storia, perché anche se il filone può essere definito abbastanza classico, è comunque sviluppato con grande maestria ed è un piacere da leggere, aspettare l'evento successivo e il modo in cuiIo l'ho divorato, davvero! Ha risentito un po' delle mille letture in contemporanea e del poco tempo.. Ma appena prendevo in mano il volume, senza nemmeno accorgermene mi ero fatta fuori un centinaio di pagine..Consigliatissimo!!! Non vedo l'ora di ri-incrociare la mia strada con Bartmeus e vedere quali altre sorprese Stroud ha in serbo per me.. Voi nel frattempo leggete questo volume e non ve ne pentirete!!!
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review 2010-07-31 00:00
La trilogia di Bartimeus
La trilogia di Bartimeus - Jonathan Stroud,Riccardo Cravero Uno dei più bei fantasy mai letti. Non c'è un personaggio sbagliato, la storia fila che è un piacere... Bartimeus da solo vale tutto il libro... Il finale è inaspettato, ma non lascia l'amaro in bocca. Un solo consiglio: leggetelo!
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