Troppo bello! In "Non chiamarmi di lunedí" ho ritrovato quel tocco magico che era nel primo libro e che mi era mancato un po' nel secondo.
Il malinteso di come Greta e Patrick vanno in vacanza insieme è troppo divertente!
Il loro odio reciproco che poi si trasforma sempre più in affetto, amore, bisogno unico.
La facciata da dura di Greta nel suo lavoro viene compensata totalmente dalla sua dolcezza...e grazie a essa riuscirá a guarire e a far "rifiorire" la cicatrice di dolore di Patrick.
...e di Patrick...bhè penso che mi sia innamorata anche io dei suoi occhi azzurri che ti incatenano!
«Cosa vuoi da me, Greta?» è una domanda che c'è molto spesso nel dialogo tra i due protagonisti...e come la risposta cambia ogni volta è la sintesi perfetta dell'evoluzione del loro rapporto...meraviglioso!
5 stelline su 5!!