Iniziamo col dire che Un mondo sinistro non è un romanzo semplice. Non è un romanzo facile da leggere e da interpretare perché Nabokov usa volutamente uno stile confusionario (si passa dalla terza alla seconda alla prima persona) abbinato a un linguaggio che cambia in continuazione (tedesco; un idioma inventato; francese; italiano [in originale]) e contorsioni lessicali, per completare tutto con ampi brani di pseudo-filosofia, pseudo-critica letteraria e pseudo-scienza politica.
Quindi, metterei un ATTENZIONE a lettere cubitali: se state per avvicinarvi a questo romanzo, sappiate che potreste abbandonarlo dopo poche righe.
Perché, allora, leggerlo?
Perché Un mondo sinistro è una distopia contemporanea a 1984 di Orwell (<3), autore che Nabokov disprezzava apertamente. Perché Nabokov appartiene a quella cerchia di russi fuoriusciti che vissero per anni in America; perché, rispetto a tentativi recenti di satira politico/distopica, questo romanzo è scritto con nessun intento se non quello di raccontare, con un linguaggio studiatamente grottesco (nei contenuti e nella forma), l'esordio grottesco di un regime dittatoriale e le sue grottesche conseguenze. *la ripetizione di "grottesco" è voluta, né XD*
Ma prima di tutto, e sotto tutte le cinconvoluzioni lessicali, Un mondo sinistro è la storia di un uomo e di suo figlio. Un uomo, Adam Krug, da poco vedovo, che si trova, in poche settimane, a dover affrontare oltre alla vedovanza (e al pudore che gli impedisce di dire al figlio di otto anni che la mamma è morta) l'ecatombe di amici che il regime ekwilista sta facendo attorno a lui.
Quindi, il romanzo è principalmente la storia di Adam Krug che l'autore tratta spesso da personaggio, intervenendo spesso con sue intrusioni (sue=di Nabokov) e forzando il suo ruolo di deus ex-machina quando le cose per il suo protagonista si fanno atrocemente dolorose.
Un mondo sinistro è, per certi aspetti, un romanzo teatrale, che rispecchia tratti della commedia di Shakespeare (con il personaggio che si rivolge al pubblico, riportando lo spettatore alla realtà della finzione cui sta assistendo). Ed è un romanzo in cui il palcoscenico è rappresentato dallo Stato, in cui Krug vive.Così, mentre la moglie di Krug muore in un letto d'ospedale, all'esterno da quella struttura, lo Stato viene travolto da una rivoluzione e dall'insediamento di un regime che ha come obiettivo quello di rendere tutti uguali.Uguaglianza, quella del nuovo Stato in cui si sposta il fresco vedovo Adam Krug, che non è quella sociale o economica, ma mentale e spirituale.
L'ekwilismo del dittatore Paduk (ex compagno di scuola di Krug e vittima del bullismo dei ragazzi durante l'adolescenza), infatti,propugna l'uguaglianza di carattere e di educazione, in modo che nessuno sia migliore di un altro: in pratica l'obiettivo dell'ekwilismo è l'omologazione caratteriale e mentale dei cittadini.
L'ekwilismo del dittatore Paduk (ex compagno di scuola di Krug e vittima del bullismo dei ragazzi durante l'adolescenza), infatti,propugna l'uguaglianza di carattere e di educazione, in modo che nessuno sia migliore di un altro: in pratica l'obiettivo dell'ekwilismo è l'omologazione caratteriale e mentale dei cittadini.
Non la trovate una distopia agghiacciante?
E Krug che ruolo ha in questa storia?
Da sempre estraneo a ogni gruppo, Krug rifiuta di partecipare alla nuova vita che lo Stato ekwilista gli ha assegnato (il rettorato dell'università che verrà riadattata a istituto di alfabetizzazione, più o meno). Solo quando viene arrestato e costretto alla separazione dal figlio, solo allora Krug sarà disposto a capitolare, mosso non dalla paura per se stesso ma dall'amore e dalla volontà di protezione del piccolo Arvid, suo figlio.
---ATTENZIONE SPOILER---
Ma ecco che, per l'inettitudine di coloro che sono stati incaricati dell'arresto, il figlio di Krug, Arvid, viene prima smarrito e poi assegnato a un istituto per il recupero di criminali particolarmente violenti.In un tripudio si esecuzioni sommarie e immediate, per compensare al madornale errore compiuto, il romanzo si conclude con la pazzia di Krug e un'ultima dichiarazione dell'autore che cala, alzandosi dalla scrivania su cui posano le pagine del manoscritto, il suo sipario.
(spoiler show)
---SPOILER FINE---
Bonus Track: Tra le parti interessanti, troviamo anche una piccola traccia di Lolita nel romanzo; una parte della Lolita che Nabokov scriverà qualche anno dopo. E anche Krug, a leggerne certi passi, ha alcune caratteristiche che ritroveremo nel prof Humbert Humbert.
Come sempre, nonostante alcune difficoltà, è un romanzo che consiglio, soprattutto se, come la sottoscritta, siete appassionati di distopie :)