Bello, bello, BELLO! Ammetto che... la prima volta che ho letto questo libro non ne sono rimasta particolarmente entusiasta, mi era molto piaciuto rispetto ai primi due della serie però non mi aveva colpito così tanto. Due anni dopo, con la rilettura posso però dire che MERITA e anche molto. Rispetto ai primi due è venti spanne sopra. Questa volta infatti non ci troviamo semplicemente di fronte un romanzo erotico con momenti fluffosi e angstosi bensì di fronte un progetto più ampio, un libro più delicato, uno slow burn che da molto spazio ai protagonisti e al loro rapporto presentandoci con abilità non solo sesso a go go ma momenti di introspezione e uno studio più attento del carattere dei protagonisti. Il tono del romanzo è più pesante e quasi claustrofobico in un primo momento. Nella prima parte riviviamo gli eventi del secondo romanzo, ritrovandoci immersi in tutti i problemi e casini legati al rapimento di Alex, un momento delicato che avevamo in precedenza vissuto solo in parte attraverso gli occhi di Alex e Sam, che aveva lasciato punti oscuri e Gerome... piuttosto in disparte. In Amami, se puoi veniamo a sapere esattamente cosa è successo al principe e al suo compagno e conosciamo meglio quest'ultimo che c'era parso così antipatico e scostante, a tal punto da ignorare Sam e il compagno facendo il muso e lanciando sguardi omicidi. Scopriamo la realtà crudele dietro tale atteggiamento e possiamo toccare con mano il dolore di entrambi gli uomini. Da una parte abbiamo Gerome, un principe che ha passato la vita a cercare una persona speciale, che ha rinunciato a sposarsi per molto tempo perchè alla ricerca del vero amore e che suo malgrado si ritrova di colpo intrappolato dal padre, costretto per ottenere aiuto a scegliere un compagno senza neanche la possibilità di parlargli una sola volta, è costretto ad unirsi a un perfetto sconosciuto in un legame indissolubile e che non potrà spezzare in alcun modo. È facile empatizzare con lui e capire la sua rabbia, il suo disprezzo e rancore nei confronti di Luis, dopo aver aspettato per tanto tempo è costretto infatti a sacrificarsi per amore della figlia e per dare ad Alex e Sam l'occasione di essere una coppia ed essere felici. Avrebbe potuto sacrificare Alex e sposarsi con lui essendo incinto della figlia ma ha preferito sacrificarsi per AMORE e questo mi ha fatto finalmente vedere un Gerome diverso, molto diverso dal principe irresponsabile e freddo che credevo. Viviamo quindi la sofferenza di Gerome e capiamo come si sente desiderando punire quel fastidio e tifare per il nostro eroe dimenticando però che dall'altra parte... c'è un'altra vittima, Luis, il ragazzo non conosce Gerome e non ha alcuna colpa di quello che succede, è un artista con la sua vita, i suoi amici che è stato tradito dalla famiglia che amavano, preso e venduto come una bambola al re per unirsi con il principe, un principe che non conosce e con cui non ha avuto modo di parlare neanche una volta. Luis si ritrova impossibilitato a continuare i suoi studi, bloccato in un luogo ostile e quando incontra Gerome l'unica cosa che desidererebbe è almeno una faccia amica, una persona che come lui si ribelli a quell'ingiusta situazione, il primo incontro è drammatico, Luis prega Gerome di non farlo, di lasciarlo andare e non cedere a leggi assurde, vorrebbe una persona che lo comprende e invece si ritrova di fronte un uomo ai suoi occhi spietato e che parla solo di leggi e obblighi, ossessionato così tanto dal desiderio di ritrovare Alex da non parlargli, da obbligarlo a unirsi a lui per poi buttarlo via. I capitoli di Luis sono dolorosi, anche più di quelli del principe e fanno male, pensare che ahimè la realtà di Luis è REALE in molti paesi del mondo, in cui bambine vengono vendute a uomini più grandi semplicemente per "tradizioni" ti fa pensare. La prima parte del libro è di conseguenza un pugno nello stomaco in cui è impossibile non tifare per entrambi i protagonisti, si sta male per Luis che si sta letteralmente lasciando morire rinchiudendosi in una stanza a piangere e per Gerome che alla fine è egli stesso una vittima per quanto i suoi modi siano più consoni a un carnefice. Chris McHart riesce ad analizzare benissimo la psicologia di entrambi e allo stesso tempo a raccontarci i retroscena del rapimento di Alex e le mosse che hanno portato alla sua liberazione e che per ovvi motivi erano state accennate solamente in precedenza. Lo ha fatto con abilità e senza cadere in inutili scene di violenza, senza ricorrere per forza a stupri o chi più be ha più ne metta e ho potuto apprezzare e amare la narrazione. La seconda parte... è finalmente dedicata alla storia d'amore tra i due ma il tutto senza cadere nel "Wow sei figo, chissene degli abusi, Ti amo <3" il rapporto tra i due è di una lentezza allucinante che potrebbe quasi snervare i più ma è PERFETTO. Gerome non capisce il perchè Luis stia male, per lui Luis dovrebbe essere felice, ha un tetto sopra la testa, non viene violentato e ha cibo caldo nel piatto, non comprende il dolore dell'uomo finchè Sam non glielo fa notare, fino a che l'amico non lo mette con le spalle al muro mostrandogli le sue responsabilità e che Luis non è il suo carnefice ma una vittima come lui, un uomo innocente spinto in un gioco in cui non può vincere. Gerome capisce finalmente cosa ha fatto e che le sue azioni son state crudeli, che il non prendere a pugni qualcuno non significa non essere violenti in un altro modo, si rende conto di aver fatto male a Luis con il suo atteggiamento, non ha mai provato a conoscere il compagno lasciando che si autodistruggesse. Subentra quindi la vergogna e il desiderio di cambiare, se non di innamorarsi dell'uomo almeno di conoscerlo e rendere la loro "prigionia", il loro legame, sopportabile. Gerome inizia quindi a mostrare il suo lato umano e Luis piano piano inizia ad aprirsi, si rende conto lui stesso dei suoi errori, nonostante sia una vittima lui stesso non ha provato a creare un rapporto, ha ignorato il dolore di Gerome focalizzandosi sui suoi problemi, senza tentare di diventare suo amico piangendosi addosso per mesi. i due uomini si ritrovano messi di fronte le proprie responsabilità, i propri limiti e difetti. Con abilità Chris riesce a far fare ai protagonisti piccoli passi uno verso l'altro, facendoli avvicinare e diventare prima di tutto amici e confidenti e solo in seguito amanti. Non manca la parte erotica ma è solo al fondo del romanzo e solo quando entrambi lo vogliono, quando entrambi si sono resi conto del legame che ormai li lega. Mi ha colpito la delicatezza e il messaggio positivo che traspare, la lotta contro leggi barbariche e l'importanza di rivendicare fino in fondo la propria libertà. Luis e Gerome infatti non si arrendono e una volta diventati amici si rendono conto che aspettare girandosi i pollici dicendo "Ma si, cambierò le leggi quando sarò re" non funziona perchè il futuro è in quel momento! Perchè in quel momento persone innocenti vengono sacrificate come carne da macello e non tutte hanno la fortuna di Luis, di non essere violentate e abusate e con questa consapevolezza lottano fianco a fianco riuscendo con non poche difficoltà a cambiare le crudeli leggi donando la libertà a tutte le vittime dell'ingiustizia e a se stessi, scegliendo di seguire il proprio cuore e sposarsi per AMORE e non per imposizione. Un libro interessante e che MERITA, merita molto per la delicatezza e i temi trattati. Un romanzo affatto banale e che sono contenta di aver riletto e aver finalmente compreso al meglio. Lo consiglio? Assolutamente si! Consiglio di leggerlo però solo dopo aver letto la duologia precedente, anche se infatti gli eventi vengono riassunti durante il libro è ugualmente importante leggerli per comprendere meglio la vicenda e conoscere alcuni personaggi che rincontreremo in futuro come Ash e D, protagonisti del quarto titolo della serie e che senza la lettura non potrete apprezzare al meglio